Viticoltori biologici certificati dal 2014
Il nostro patrimonio è rappresentato dalle nostre terre. Essere cultori della vigna significa ricreare le migliori condizioni possibili per poter estrarre solo il meglio dai diversi suoli e valorizzare ciò che li rende unici. Significa proteggere tutti gli elementi che concorrono alla formazione di un habitat naturale il cui equilibrio è fondamentale per sviluppare la vita. Significa averne cura.
In termini concreti parliamo di un patrimonio di oltre 450 ettari di terreni coltivati e curati direttamente, di cui circa 281 ettari sono rappresentati dai vigneti condotti in biologico da diversi anni (i primi test risalgono a fine anni ’80) e dal 2011 certificati, a cui si aggiungono un’importante superficie a bosco di circa 112 ettari distribuiti in prossimità delle vigne, 54 ettari tra prati, pascoli, seminativi, fasce boscate e alberate e 4,5 ettari di oliveti. La presenza di diverse colture favorisce un ambiente ricco di piante selvatiche spontanee, un ecosistema particolare in grado di ospitare molteplici forme di vita fondamentali per il benessere del nostro territorio. Per noi la coltivazione in biologico significa prima di tutto il rispetto per l’ambiente e per i nostri suoli,
è il nostro modo di ricambiare la natura per ciò che ci ha donato. Fin dal principio in Ca’ del Bosco abbiamo dedicato molte energie allo studio approfondito dei suoli della Franciacorta affinché potessimo coglierne le più svariate peculiarità. Abbiamo compreso l’importanza di saper leggere ed interpretare la diversa stratificazione dei suoli, la loro composizione e soprattutto comprendere la loro biodiversità con l’obiettivo di arricchire la complessità dei nostri vini ricercando le diverse sfumature e specificità del suolo di provenienza. Possiamo parlare di una vera e propria esplorazione dei suoli, anche a diverse altitudini, che ci ha permesso di avere a disposizione tutti gli elementi necessari per selezionare in modo accurato le varietà, il portainnesto e i sesti d’impianto. Parliamo di scelte importanti, che durano negli anni e che hanno fatto e che ancora oggi fanno la differenza.
Un impegno che si è tradotto in uno sforzo quotidiano importante e che vede i nostri uomini e le nostre donne partecipi con un impiego di manodopera che oggi sfiora in media le 600 ore/ettaro annue.
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